mercoledì 25 maggio 2011

ALTRI TEMPI. IL BAZAR DI ROMA



-SPAZIO ALTRI TEMPI A ROMA-

Inciampo nel civico 149 di Via di RipettaUna porta semiaperta, pareti blu e fogli di vecchi giornali incollati alle ante. Non mi ero accorta di essere appena entrata nella culla di un passato raccontato  da creature inanimate grandi e piccole. Ad accogliermi il sorriso antico della giovane Cecilia, proprietaria di quel microcosmo di locale e custode di quel macrocosmo di mondo.ALTRI TEMPI’ non può essere definito un negozio: la sterilità di un mero scambio prodotto/ danaro è romanzata dagli anni che ogni oggetto si porta dietro, come fosse testimonianza di una vita più o meno importante che non c’è più.


Come nasce questa passione, Cecilia?È una passione, un hobby di famiglia , una accorata ricerca che è iniziata come collezionismo privato e per poi diventare un’attività’. Quando?Beh, quando è finito lo spazio a casa! Quel piccolo bazar, nel cuore della città,protegge tra le sue mura antichi servizi da thè, vasi, ninnoli, quadri, seggiole, stampe, bicchieri,  statuine, lampade e lampadari, orologi a pendolo, specchi, libri teiere,cartoline, antiche pagine di quotidiani e riviste….E poi domina quel popolo di ricordi la testa rossa di un cavallo di legno scolpito, il pezzo di una giostra  francese di primo novecento che rappresenta- perdonate il gioco non casuale di parole- ‘il cavallo di battaglia’ della preziosa collezione  di Cecilia e della sua famiglia. 
-IL PEZZO MIGLIORE?LA TESTA DI CAVALLO DI UNA GIOSTRA-

E come lei orgogliosa ci racconta, il cliente tipo di Altri Tempi non è solo una figura anziana che si aggira per la città eterna in cerca di resuscitare, nostalgica, un pezzo del suo ieri, né il collezionista famelico di oggetti da aggiungere alla sua lunga lista. La giovane proprietaria ci parla di bambini che cercano vecchie monetine con cui comprare sogni nuovi . Perdendosi, come me, in quel limbo. Per pochi minuti.