Che qualcosa di nuovo ed eclatante stia accadendo nel mondo del fashion system tutti lo danno per certo. Qualcuno la già definita una Rivoluzione Copernicana e noi ci sentiamo di appoggiare tale considerazione perchè ormai anche le leggi dell'universo della moda in Italia stanno cambiando. Credo sia colpa o meglio fortuna delle nuove forme di comunicazione, dei social network Facebook e Twitter in testa, che consentono a chiunque di acquisire informazioni e dettagli a cui prima, non si poteva accedere, e che lo rendevano dipendente dalla carta stampata e da quelle figure intermediarie tra stilista, brand e prodotto. Le campagne pubblicitarie non veicolano più il cliente come un tempo e così anche i brand si stanno adeguando. Quello che stiamo vivendo è un live-style, un focus su ciò che il marchio è effettivamente nelle strade, sui blog, nei pensieri e indosso ai propri clienti. Ognuno diventa un immagine, un icona da seguire e da scoprire. Questo cosa comporterà in futuro? Comporterà che nasceranno nuovi talenti, nuove figure di opinion leader, che non serviranno più le solite campagne pubblicitarie o i soliti siti online, asettici e distanti dal proprio pubblico e con poca interatività. E' questa l'idea che seguono e che seguiranno sempre di più i colossi come Gucci, con la sua entrata nel mondo dell'e-commerce, Missoni con la sua applicazione i-phone, Benetton con la sua campagna multimediale che ha coinvolto i suoi fan o Patrizia Pepe che ha scelto di far interagire i propri clienti a rispondere su una bacheca virtuale alla domanda Where is Patrizia? e ancora Oviesse che ha affidato la sua campagna pubblicitaria a Scott Schumann autore del blog TheSartorialist.
Ad ogni modo questa rivoluzione riporterà la moda nelle strade, appiattirà lo snobbismo di alcuni marchi e abbasserà tutti verso il mondo dello sportswear, lì dove tutto nasce e si mescola. E' una nuova era, quella del cliente, quella dei blogger quella in cui è difficile capire chi, dove e quale partita vincerà.