E se avessi sempre capito male o avessi solo frainteso? Ma davvero potevo pensare che ci potesse essere qualcuno che scrive di moda svincolato da interesse economico e da un mero esibizionismo di sè?..... Pensavo sinceramente che quella lobby che conduce i giochi nella vita di tutti i giorni si fosse fortunatamente astenuta dal mondo mediatico, e invece vi è entrata, e sta condizionando anche quelle persone che avevano giustamente inteso il blog come un laboratorio di idee da condividere, da promuovere, per confrontarsi senza peli sulla lingua su svariati temi e magari sgretolare visioni e abitudini ormai logore. E invece i salmoni che prima risalivano la corrente sono diventati dei semplici pesciolini rossi che girano e rigirano lo stagno del già detto e del già fatto. Essere blogger non significa accentuare lo sguardo su di sé ma piuttosto creare un angolo di vista libero e critico da cui guardare il mondo, le tendenze, lo stile in tutte le sue svariate forme. E’ in questa direzione che i nostri più affermati stilisti hanno conquistato settori di mercato inesplorati prima. Perché un interprete di stile, ha una "forma mentis" particolare, che gli permette di lavorare ogni forma in ambiti diversi.
E invece si dedica più tempo a fotografare il proprio guardaroba, a mostrare quanto si è bravi a copiare lo shooting di qualche modella, tentando qualche mix di capi firmati pailettosi, piuttosto che dare spazio alla propria originalità al proprio estro, alla ricerca. Piacere, piacersi, imitare, compiacersi piuttosto che avanzare. Dare spazio ai contenuti e non solo alle forme accentuare l ‘interesse su ciò che è bello e originale in ogni dove. .....e invece carta carbone.. tanta!